Necropoli di Anghelu Ruju

La Storia

Scoperto casualmente nel 1903, ed esplorato in successive campagne di scavo fino al 1967, il sito di Anghelu Ruju ospita uno fra i più grandi cimiteri preistorici della Sardegna per il numero di tombe fino ad ora rinvenute. L’intero complesso sorge in località I Piani a 9 km dal mare in una vasta piana solcata dal Rio Filibertu.

Poco meno di 40 grotticelle artificiali (le famose “domus de janas”) scavate in un bancone roccioso di tenera arenaria utilizzate da differenti culture a partire dal Neolitico Recente fino alla prima età del Bronzo.

Sito archeologico di assoluto pregio, misterioso e affascinante, porta il visitatore in un luogo in cui il rispetto del culto dei morti si fonde con il rispetto della natura che queste popolazioni avevano e che, ancora oggi, si percepisce intatto.

In alcuni ambienti è ancora possibile ammirare enigmatici simboli di riti propiziatori ed elementi tipici della religiosità del periodo neolitico ed eneolitico dell’area mediterranea grazie alla presenza di bassorilievi ed incisioni.

I reperti sono custoditi presso il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e presso il nuovo Museo della Città di Alghero.